Un euro al giorno (più Iva) per garantirsi un servizio di ronda notturna e dormire sonni più tranquilli ostacolando eventuali intrusioni da parte di malintenzionati. È il prezzo che sono disposti a pagare diversi cittadini per aumentare la propria sicurezza. Sono una ventina i contratti già siglati nelle ultime tre settimane da castellani con la società di vigilanza Battistolli, che attraverso i suoi commerciali ha aperto il “mercato” di Castelfranco nelle ultime settimane.
Si chiama “Estate sicura” il programma di sicurezza privata proposto, già attivo in altri territori della Marca tra cui Vedelago e approdato da poco in città. Sui social network era scattato nei giorni scorsi un tam tam tra i residenti che, dopo essere stati contattati al campanello dagli agenti di Battistolli, temevano si trattasse di una truffa. Niente di tutto ciò. «Prima di muoverci proponendo il servizio, anche porta a porta, sulla base di segnalazioni direttamente ricevute dai cittadini o informazioni apprese altrove sulle zone più critiche, abbiamo sempre avvisato l’amministrazione comunale, la prefettura e la questura, operando nella massima legalità», spiega Marco Meletti, responsabile comunicazione del gruppo Battistolli.
Tra le zone in cui i commerciali confermano di essersi attivati c’è Bella Venezia. «Preferiamo non rivelare le aree in cui stiamo operando, motivi di sicurezza. L’obiettivo è coinvolgere quanti più privati e aziende possibili, ecco perché abbiamo intensificato l’attività. Più clienti aderiscono nella stessa area, più a lungo le auto della security possono presidiare quella zona, nei loro giri di controllo. «Operiamo sempre in collaborazione con le forze dell’ordine con cui siamo in collegamento», aggiungono da Battistolli.
Ma, mentre carabinieri e polizia locale si occupano del controllo del territorio in generale, la vigilanza privata tutela i beni mobili e immobili dei propri clienti. In città il controllo di vicinato non è mai stato attivato. E il servizio privato proposto da Battistolli, 30 euro mensili più Iva, si sta rivelando appetibile. Sul web circolava la voce di una sperimentazione gratuita, in realtà la particolarità sta nella modalità di fatturazione:«Parte il primo del mese, quindi è capitato che i clienti che aderiscono al servizio verso il 20 del mese inizino a pagare dal mese successivo», chiariscono dall’azienda.
