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25/3/21
Veduta di Piazza dei Signori a Vicenza

Vicenza si unisce per proteggere il centro storico con guardie giurate armate, in collaborazione con Confcommercio e aziende di vigilanza come Civis e Rangers Battistolli. Il progetto "Mille occhi per la città" prevede pattugliamenti per garantire sicurezza ai negozi e ai locali.

Corriere del Veneto – ed. Vicenza

Rassegna stampa

Guardie giurate a tutela di locali e vetrine del centro storico di Vicenza. Comune, commercianti e aziende di vigilanza privata fanno squadra per garantire maggiore sicurezza ai negozianti e ai titolari di locali del centro città, che da settimane lamentano un aumento di furti e spaccate, tra episodi che vanno a segno e azioni tentate.

Il fenomeno è legato anche alle restrizioni dettate dalla pandemia, che porta a chiusure di interi settori e a limitare di molto gli spostamenti, con il risultato che l’afflusso in centro storico è molto diminuito rispetto ai mesi scorsi. «È una situazione di cui possono avvantaggiarsi malintenzionati, come dimostrano gli ultimi fatti di cronaca» dichiara il presidente della sezione del centro storico di Confcommercio, Nicola Piccolo, che da tempo chiede interventi mirati.

Le azioni partiranno oggi, quando i gruppi Civis e Rangers Battistolli metteranno in campo guardie giurate armate nella fascia oraria dalle 7 alle 21 di ogni giorno: le guardie gireranno per il centro sia piedi e sia in auto, segnalando eventuali criticità alle forze dell’ordine. Il servizio rientra nell’ambito del progetto «Mille occhi per la città», che le aziende di vigilanza privata hanno siglato con la prefettura per un maggiore controllo del territorio in tutta la provincia, ed era già stato messo a punto in occasione del lockdown della scorsa primavera. Ora tornerà attivo proprio nel momento in cui tutto il Vicentino – e il Veneto – è in zona rossa per l’aumento dei contagi da Coronavirus.

«Sarà un aiuto concreto – commenta l’assessore alle Attività produttive, Silvio Giovine – non solo a garanzia della sicurezza delle attività ma anche per i residenti». E intanto, in tema di furti i ladri non si fanno scrupoli nemmeno di violare la basilica di Monte Berico.

Due gli episodi registrati nell’arco di appena cinque giorni, così come denunciato ai carabinieri da padre Carlo Rossato, priore della comunità dei Servi di Maria e rettore del santuario mariano. Il primo episodio risale a martedì della settimana scorsa, 16 marzo. Qualcuno, tra le 12.30 e le 13, approfittando di un momento in cui non c’erano fedeli in chiesa, non dovendo quindi preoccuparsi di essere visto, ha svuotato una cassetta delle offerte. Quanti soldi vi fossero contenuti non è dato sapere.

Un secondo colpo è stato registrato domenica scorsa quando in portineria hanno arraffato il cellulare e il portafogli con all’interno cento euro di un volontario laico. I carabinieri hanno già dato il via alle indagini e i ladri potrebbero non farla franca visto che gli investigatori, a quanto pare, possono contare sulle immagini delle telecamere.

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