Quel fagottino di pelo dentro al fossato ha attirato la sua attenzione. L’occhio vigile della guardia giurata Rangers non si è fatto ingannare dal buio fitto delle 2,20 della notte tra lunedì e martedì scorso.Vincenzo Pirillo ha fermato l’auto in via Calstorta a Fontanelle in provincia di Treviso.

“Ho visto che c’era qualcosa nel fossato. Guardando meglio mi sono accorto che era un cagnolino che non riusciva a risalire la riva. Era malconcio, disidratato, quasi esanime. L’ho recuperato e poi ho subito chiamato la sala operativa della Battistolli, la società di vigilanza per la quale lavoro. Nel frattempo ho cercato di farlo bere. Era davvero messo male”.

La sua prontezza ha probabilmente salvato il cagnolino che si è rivelato poi essere di razza: un Cavalier king. La guardia giurata, viste le condizioni critiche dell’animale ha immediatamente avvisato il servizio veterinario e una dottoressa è arrivata in via Calstorta dopo breve tempo.

“Ha esaminato il cagnolino e si è accorta che aveva il microchip. Siamo così risaliti al nome del proprietario e ci siamo accorti che abitava vicino a dove avevo trovato l’animale“, racconta Pirillo, soddisfatto per il salvataggio. È convinto che il cane, allontanatosi da casa, fosse stato colto dalla sete e avesse cercato di dissetarsi nel fossato, cadendoci dentro senza più riuscire a risalire.

“Erano quasi le 4 di mattina quando abbiamo suonato a casa del proprietario.quando ha visto il suo Cavalier King non credeva ai suoi occhi. Nel frattempo il cagnolino si era ripreso e ha risposto al padrone abbaiando, festoso. Insomma, tutto è finito bene”.

Il proprietario della bestiola ha ringraziato calorosamente la guardia giurata e il medico veterinario per aver salvato il suo cane. “Ho dimenticato di chiudere il cancello di casa e probabilmente ne ha approfittato per una passeggiata notturna. Se non fosse stato per voi, sarebbe andata a finire molto peggio”, ha detto il proprietario del Cavalier King.

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