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Occhi aperti su tutto il territorio: scatta l’operazione «Grande Fratello». Il Piano di sicurezza presentato ieri mattina in Prefettura a Belluno, denominato «Belluno sicura con più prevenzione», vede la collaborazione tra Comuni, Provincia, «Dolomitibus», Consorzio «Bim Piave», istituti privati di vigilanza, carabinieri e polizia.
E intende incrementare la sicurezza del Bellunese nonostante sia uno dei territori più tranquilli d’Italia. «Rispetto al 2018 i reati sono in diminuzione — ha spiegato il prefetto Francesco Esposito—I furti sono calati del 20%. Le rapine sono passate da 22 nel 2017, a 18 nel 2018, a 9 nel 2019. Però il futuro nasconde due insidie: i Mondali di sci alpino del 2021 e le Olimpiadi invernali nel 2026».
Tra le novità più importanti c’è il protocollo d’intesa sottoscritto da Palazzo Rosso e Dolomitibus. Su 19 autobus delle linee urbane del capoluogo saranno installate due telecamere che riprenderanno l’interno del veicolo e quanto accade in strada. Come per la tradizionale videosorveglianza fissa, in caso di segnalazioni o denunce le Centrali delle Forze dell’Ordine potranno accedere alle telecamere dei singoli mezzi per visionare il materiale registrato o per «riavvolgere il nastro» (come il sistema Var sui campi di calcio), così da rivedere in tempi brevi e immediati le immagini girate dai bus lungo il loro tragitto.
Il progetto intende favorire la segnalazione di situazioni sospette da parte del personale «Dolomitibus» che sarà appositamente formato e che potrà in qualsiasi momento schiacciare un pulsante di allerta, permettendo alle Forze dell’Ordine di vedere in tempo reale ciò che sta accadendo. Inoltre verranno installati 36 nuovi lettori di targhe automobilistiche in tutti i varchi d’accesso alla provincia per creare quella che il prefetto ha definito una «cinta muraria virtuale».
L’operazione sarà finanziata dal «Fondo Comuni di confine» e dal Consorzio Bim con circa un milione di euro. Tutte le videocamere saranno collegate col «Sistema nazionale controllo targhe e transiti» del ministero dell’Interno attraverso cui, nelle sale operative della Questura e del Comando provinciale dei carabinieri, giungerà in tempo reale la segnalazione del transito di veicoli sospetti,rubati o senza assicurazione. A tal fine, firmato il «Patto perla sicurezza urbana» tra il prefetto e i sindaci di Alano di Piave, Alpago, Arsiè, Auronzo, Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore, Comelico Superiore, Cortina d’Ampezzo, Falcade, Gosaldo Lamon, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Longarone, Ponte nelle Alpi, Quero Vas, Rocca Pietore, San Pietro di Cadore, Santa Giustina, Santo Stefano di Cadore, Sedico, Seren del Grappa, Sovramonte, Tambre, Vigo di Cadore.
Infine, firmato il protocollo «Mille occhi sulla città» dai Comuni di Belluno e Feltre e dagli istituti di vigilanza «Vedetta 2 Mondialpol», «Sicuritalia» e «Rangers». L’iniziativa, già in altre province, rafforzerà il controllo del territorio grazie alle segnalazioni «qualificate» delle guardie particolari giurate alle Forze dell’ordine. Sempre ieri il prefetto Francesco Esposito ha consegnato a Carlo De Rogatis, vice prefetto vicario, l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica. «Il mio ultimo atto da prefetto di Belluno — ha spiegato Esposito che da lunedì si trasferirà a Lucca — Lascio a Belluno un pezzo del mio cuore. Questa sarà per sempre la mia seconda casa. E chissà che un domani, quando andrò in pensione, non possa diventare la prima». Al suo posto arriverà Adriana Cogode, ora viceprefetto a Bologna