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30/10/20
Bancomat senza sportello dopo deflagrazione

Banda armata assalta bancomat a Roncafort, Trento. Utilizzano esplosivo, forzano la porta della filiale e rubano circa 20.000 euro. Guardie Rangers impediscono la fuga, ma malviventi scappano in Suv. Indagini in corso. Possibile collegamento con altri furti in Veneto.

L’Adige

Rassegna stampa

Un uomo piazzato in mezzo alla strada con una pistola in pugno e un Suv fermo a motore acceso davanti alla banca. Bastano questi pochi particolari per intuire la determinazione della banda che alle 2.30 di ieri notte ha assaltato un bancomat della Cassa rurale dl Trento a Roncafort.

In pochi minuti i malviventi armati hanno piazzato un esplosivo nella bocchetta dello sportello per il prelievo automatico, contemporaneamente forzato a colpi di piccone e piede di porco la porta della filiale e, dopo il botto, prelevato dall’interno parte del contante, circa 20mila euro.

Appena partiti hanno incrociato alla rotatoria di Roncafort l’auto della vigilanza privata. Inoltre, i carabinieri del radiomobile erano a poche centinaia di metri quando è arrivato l’allarme: se la banda è riuscita è scomparire nella notte è stato solo per una questione di secondi.

Il sobborgo a nord della città è stato svegliato nel cuore della notte da un botto tremendo, fortissimo, neppure lontanamente paragonabile – dicono i residenti -ad un forte petardo o a un tuono. Secondo una prima ricostruzione, sarebbero stati in quattro a bordo di una macchina di grossa cilindrata di colore scuro, forse una Mercedes Glc, che si è fermata davanti alla filiale di Roncafort della Cassa rurale di Trento, all’altezza dell’imbocco del cavalcavia che porta a Gardolo. Un punto strategico, con diverse vie di fuga: in auto verso sud ci si può immettere in tangenziale; aptedi, nel caso di blocco stradale, ci sono i campi.

Attorno alle 2.30 l’esploslone. I malviventi avrebbero utilizzato la tecnica che in gergo viene chiamata “marmotta”, ossia inserito nella fessura del bancomat un contenitore metallico contenente polvere pirica. La Tastiera dell’Atm è volata in strada.

I complici, che prima del botto avevano forzato l’ingresso della banca, sono riusciti dall’interno a raggiungere la cassaforte del bancomat e a sfilare le banconote dall’unico cassetto danneggiato, quello che conteneva tagli da 20 euro. Ma non hanno preso tutta il denaro disponibile: al richiamo del complice armato cite faceva da “palo” sono usciti dalla banca e saliti al volo sulla vettura.

L’arrivo di un’auto, la macchina dei Rangers del gruppo Battistolli, ha innescato la fuga, anticipando i tempi che la banda aveva calcolato. Il tentativo del vigilante di inseguire il potente Suv che scappava verso sud è terminato in via Maccani. quando l’auto dei malviventi -superato l’asfalto accidentato a causa dei lavori lune, via Caneppele- ha proseguito la corsa ad una velocità folle per una via cittadina, oltre i 150 chilometri orari.

Sull’episodio indagano i carabinieri del radiomobile, subito intervenuti sul posto, ed i colleghi della sezione operativa della compagnia di Trento che hanno effettuato il sopralluogo in banca coni rilievi tecnico-scientifici. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di sicurezza della Cassa rurale, grazie alle quali sarà possibile stilare un identikit dei malviventi; anche se i volti erano coperti, nelle indagini possono diventare fondamentali altri particolari, come l’abbigliamento e la corporatura. Erano almeno quattro i membri della banda: l’autista, il “palo” e i due che hanno armeggiato al bancomat. Hanno agito con i volti coperti da passamontagna, erano vestiti di nero, armati e parlavano in italiano: “Via, via, arriva una macchina” sono le parole pronunciate dall’uomo con la pistola, prima della fuga.

Non è escluso che si possa trattare della stessa banda che ha agito nella notte tra giovedì e venerdì a Mestriago, in val di Sole, sempre ai danni di uno sportello della Cassa rurale e sempre alla stessa ora, attorno alle 2 di notte. Sea Roncafort il bottino é stato di “solo” 20mila euro. A Mestriago la banda ha rubato quattro volte tanto, circa 90mila euro.

E se nel colpo della scorsa settimana i malviventi avevano utilizzato per spostarsi una Fiat sottratta poco prima nella zona fan notte la banda è arrivata a Roncafort con un Suv forse con targa alterata. GIi investigatori stanno verificando possibili collegamenti con gli assalti al bancomat avvenuti di recente in Veneto. Sempre la notte scorsa, attorno alle 2.30, è esplosa una colonnina Atm a ViIlafranca, in provincia di Verona.

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