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22/1/20
Tribunale di Vicenza

Un uomo imputato si presenta al tribunale con un coltellaccio nella borsa. Le guardie della Rangers lo scoprono, sequestrano l'arma e lo denunciano.

Rassegna stampa

Era arrivato in tribunale trafelato, spiegando che doveva prendere parte ad un processo in cui era imputato ed aveva fretta di raggiungere l’aula perché temeva di essere in ritardo. Le guardie giurate della Rangers,all’ingresso, gli hanno fatto cenno che avrebbe dovuto passar sotto al metal detector e che le borse che aveva con sé avrebbero dovuto essere controllate. «Ha qualcosa in quella borsa?», gli hanno chiesto i vigilanti. «Nulla,solo il mio computer», ha mentito. Infatti, dalla schermata, è comparso un coltellaccio ricurvo, con lunga lama, che le guardie hanno estratto e poi conservato.

Il vicentino di 55 anni ha bofonchiato qualche parola di scuse, cercando di spiegare che si era dimenticato di averlo lasciato in quella borsetta; ha ammesso di portarlo sempre con sé, per ogni evenienza, non credeva che ci fossero problemi. Le guardie gli hanno invece ricordato che la legge impedisce di portare in giro armi, anche bianche, senza un giustificato motivo e che in particolare in tribunale non si può certo entrare con un coltellaccio come quello. Per questo sono stati informati i finanzieri della sezione in procura, che hanno identificato l’imputato ed hanno sequestrato la lama. Il vicentino è stato denunciato per porto di oggetti atti ad offendere in luogo pubblico mentre è stato avvisato il magistrato di turno che ha aperto un fascicolo. Da quando sono stati introdotti i controlli elettronici, sono decine coloro che hanno meritato una denuncia per essere arrivati all’ingresso del tribunale con un’arma.

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