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29/7/19
Patch con logo Rangers applicato su divisa indossata

Cittadella potenzia la sicurezza nei fine settimana con l'impiego di Rangers come supporto alla polizia locale.

Il Mattino di Padova

Rassegna stampa

Rangers a supporto degli agenti della polizia locale, Cittadella decide di investire sul fronte della sicurezza nei fine settimana. La delibera sulla vigilanza è stata approvata mercoledì dall’esecutivo guidato dal sindaco della città murata Luca Pierobon.

«Si tratta», osserva il vicesindaco Marco Simioni, «di un atto di indirizzo gestionale per l’avvio in via sperimentale di un servizio di sorveglianza privata che sarà attivo tutti i venerdì e sabato sera fino a fine settembre in Campo della Marta». Il costo dei vigilantes sarà complessivamente di duemila euro; saranno attivi dalle 22 fino alle 3 di notte; come orientamento di massima, si muoveranno in due o tre per ciascuna delle serate più calde del week end.

«Abbiamo deciso di avvalerci del servizio dei ranger per dare un supporto ai nostri agenti della polizia locale», spiega Simioni. L’obiettivo è quello di migliorare il presidio del territorio nelle ore della movida estiva: tra eventi e desiderio di far festa, sono centinaia le persone che affollano i locali. Secondo l’amministrazione, c’è qualche fisiologico rischio per l’ordine pubblico da arginare: «Vigileranno le zone sensibili del centro storico, con un occhio particolare a Campo della Marta», puntualizza l’amministratore.

Del resto, proprio lo spazio che si sviluppa sul retro di Palazzo Mantegna, sede del municipio, è stato al centro di polemiche, con ripetuti atti di teppismo. Non a caso sono stati attivati anche progetti per cercare di indirizzare le diverse forme di devianza verso progetti costruttivi, virtuosi. Oltre all’opera di educazione e prevenzione, c’è anche il fronte della forza: «Il nostro obiettivo è proprio quello di scoraggiare vandalismi, un po’di spaccio, il danneggiamento al patrimonio pubblico. È una forma di tutela anche verso chi si comporta bene: Campo della Marta è di tutti, e tutti hanno quindi il diritto di frequentarlo serenamente, senza il timore di doversi imbattere in situazioni spiacevoli o persone poco raccomandabili. Lo facciamo in questi mesi in cui le scuole sono chiuse e i ragazzi si sposta no con maggiore facilità».

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