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3/8/19
Piazzetta Gasparotto a Padova

Il Comune di Padova ha deciso di utilizzare la vigilanza privata della Rangers per garantire la sicurezza negli uffici dei Servizi sociali, che saranno trasferiti in nuovi locali di proprietà comunale.

Il Gazzettino - ed. Padova

Rassegna stampa

I locali che a breve ospiteranno gli uffici attualmente accolti in via Del Carmine, erano sfitti da tempo e prima ospitavano una banca. Si sviluppano su una superficie di circa 1.400 metri quadri su due piani e sono diventati di proprietà del Comune nell’ambito di un accordo con la società Beni Stabili proprietaria dell’intero edificio. Si è trattato in sostanza di uno scambio tra alcuni locali per una superficie di circa 500 mq in via Zabarella (ex Intendenza di finanza), di proprietà di palazzo Moroni ceduti a Beni Stabili in cambio di questi 1.400 mq in piazza Gasparotto a Padova.

Questi spazi, entro la fine dell’estate, andranno dunque ad accogliere le attività dei Servizi sociali. Una circostanza che, a quanto pare, ha creato qualche preoccupazione a palazzo Moroni. In una determina licenziata mercoledì scorso, il settore Sociale spiega che, con sempre maggiore frequenza, le persone che vivono in stato di emarginazione, si presentano ai servizi in modo aggressivo nei riguardi degli operatori. Una circostanza che espone il personale ad un continuo stato di stress e talvolta di pericolo che coinvolge anche gli altri utenti che frequentano gli uffici. Una situazione che, molto di frequente, richiede l’intervento delle forze dell’ordine.

L’apertura dei nuovi uffici è stata disposta anche per contrastare il degrado presente nell’area di piazzetta Gasparotto. Anche a fronte di questo il Comune avverte la necessità di ulteriori iniziative per assicurare idonee condizioni di lavoro agli operatori e per consentire il regolare accesso del pubblico agli Uffici. Per far questo palazzo Moroni farà ricorso alla vigilanza privata, di fatto le guardie giurate.

È stato così sottoscritto un contratto da 8.977 euro con la ditta Rangers srl che dovrà garantire, per il momento, 373 ore di servizio. L’accordo prevede la presenza di un operatore di vigilanza per un totale di 26 ore alla settimana e precisamente dalle 9.15 alle 13.15 dal lunedì al venerdì e martedì e giovedì anche dalle 14.45 alle 17.45. Anche i Servizi sociali, dunque, a causa del degrado, devono far ricorso alla vigilanza privata come del resto, si fa già da tempo nella vicina piazza De Gasperi.

Non sembra affatto pensarla così la titolare del Sociale Marta Nalin che minimizza l’iniziativa. «Si tratta di supporto alla portineria che abbiamo usato anche in via del Carmine spiega l’esponente di Coalizione civica – Il servizio è sperimentale per tre mesi. Una persona sarà fissa in portineria nella fase iniziale di apertura degli uffici». Insomma, per Nalin nessuna emergenza degrado.

Ad andare all’attacco provvede, invece, il leghista Alain Luciani. «Sembra veramente una barzelletta tuona l’esponente del Carroccio Con questa iniziativa l’amministrazione certifica la sua incapacità a garantire la sicurezza in città. Mi dispiace dirlo, ma per quel che riguarda la lotta al degrado, con Giordani proprio non ci siamo dice ancora l’ex assessore della giunta Bitonci fare ricorso alla vigilanza privata significa prendere atto che non si è in grado di contrastare l’illegalità a Padova. Purtroppo il sindaco e suoi stanno gestendo la città come un condominio: non vanno oltre l’ordinaria amministrazione. Di fatto, le uniche opere che stanno portando avanti sono quelle che gli abbiamo lasciato in eredità. No, a dire il vero, un loro progetto ce l’hanno ed è quello del tram. Un progetto che sta mandando in fibrillazione gran parte dei padovani».

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