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7/8/20
Veduta del Corso Silvio Trentin a San Donà di Piave

San Donà di Piave si avvarrà del servizio di vigilanza privata della Rangers per presidiare la città e i parchi pubblici a causa della carenza di agenti di polizia e dell'aumento di atti vandalici e spaccio.

Corriere del Veneto – ed. Venezia

Rassegna stampa

Servono più controlli del territorio ma gli agenti non bastano e il budget non consente altre assunzioni. Per questo l’amministrazione di San Donà di Piave ha deciso di avvalersi di un servizio di vigilanza privata. Le guardie giurate della Rangers Srl, che si è aggiudicata il bando con un’offerta di 9.800 euro, presidieranno con il supporto di un’unità cinofila la zona centrale della città e i parchi pubblici, con particolare attenzione il parco Agorà dove dieci giorni fa una rissa è finita a coltellate. Le guardie giurate non potranno eseguire arresti, ma saranno in collegamento con una centrale operativa per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. «Negli ultimi mesi c’è un preoccupante aumento di atti vandalici, possibili baby gang e spaccio», spiega l’assessore alla Sicurezza Walter Codognotto. Un esperimento della durata di due mesi per fronteggiare la carenza di personale. «Per legge dovremmo contare 42 agenti ma le spese ci limitano a 26 – spiega il sindaco Andrea Cereser -. Con le nostre risorse siamo riusciti ad attivare il servizio per 2 giorni settimanali ma confidiamo di aumentare nei prossimi mesi». A dicembre i comuni di San Donà, Musile e Noventa hanno lanciato un bando per 8 agenti di polizia locale.

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