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26/10/19
Piazzetta Gasparotto a Padova

Comune conferma vigilantes ai Servizi Sociali in piazzetta Gasparotto a Padova a causa di tensioni e degrado. Prorogata sperimentazione con Rangers.

Il Gazzettino - ed. Padova

Rassegna stampa

Il Comune conferma i vigilantes ai Servizi sociali in piazzetta Gasparotto a Padova. Ad agosto aveva fatto discutere la decisione dell’amministrazione Giordani di far ricorso alla vigilanza privata per sorvegliare i nuovi uffici del “Sociale”, dovuta al fatto che in passato non erano mancati momenti di tensione tra utenti e dipendenti comunali.

Non solo. Anche le frequentazioni dell’area avevano convinto l’amministrazione a prendere dei provvedimenti. Servizi sociali, dunque, a causa del degrado, devono far ricorso alla vigilanza privata come, del resto, si fa già da tempo in orario notturno nella vicina piazza De Gasperi.

L’accordo sottoscritto ad agosto con la Rangers srl prevedeva la presenza di un operatore di vigilanza per un totale di 26 ore alla settimana e precisamente dalle 9.15 alle 13.15 dal lunedì al venerdì e martedì e giovedì anche dalle 14.45 alle 17.45. Sulla questione era intervenuta anche l’assessore al Sociale Marta Nalin che aveva minimizzato la portata del provvedimento. “Si tratta di supporto alla portineria che abbiamo usato anche in via del Carmine – aveva spiegato l’esponente di Coalizione civica – Il servizio è sperimentale per tre mesi. Una persona sarà fissa in portineria nella fase iniziale di apertura degli uffici”.

Una sperimentazione che, a quanto pare, sembra destinata ad avere un futuro. Con una determina ad hoc, infatti, mercoledì scorso si è deciso di prorogare il sevizio – che scade il 14 novembre – per il momento fino al prossimo 12 dicembre. Una proroga che costerà al Comune 2.534 euro. I nuovi uffici del Sociale, che erano sfitti da tempo e che precedentemente ospitavano una banca, si sviluppano su una superficie di circa 1.400 metri su due piani e sono diventati di proprietà del Comune nell’ambito di un accordo con la società Beni Stabili, proprietaria dell’intero edificio.

Si è trattato in sostanza di uno scambio tra alcuni locali per una superficie di circa 500 metri quadri in via Zabarella (ex Intendenza di finanza), di proprietà di palazzo Moroni, ceduti a Beni Stabili in cambio di questi 1400 mq in piazza Gasparotto. Proprio sull’utilizzo dei vigilantes, l’estate scorsa a suonare la carica era stato il consigliere della lista Bitonci Alain Luciani. “Sembra veramente una barzelletta – aveva tuonato l’esponente del Carroccio – Con questa iniziativa l’amministrazione certifica la sua incapacità a garantire la sicurezza in città. Mi dispiace dirlo, ma per quel che riguarda la lotta al degrado, con Giordani proprio non ci siamo – aveva rincarato la dose – fare ricorso alla vigilanza privata significa prendere atto che non si è in grado di contrastare l’illegalità a Padova”.

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